Case History / D. Electron e Artigiana Modelli S.n.c.

“La cooperazione e la sinergia di imprese legate al territorio, unite dalla comune voglia di progredire, producono spesso risultati d’eccellenza, in grado di aumentare il livello tecnologico e il tasso di competitività delle aziende. Raccontiamo in queste pagine il caso della Artigiana Modelli S.n.c. di Signa (FI) azienda specializzata nella progettazione e nella costruzione di modelli per fonderia. Massimo Villecco, uno dei soci dell’impresa assieme ad Andrea Romanelli e Andrea Marcantonini, racconta: «Noi realizziamo modelli utilizzando l’intera gamma di materiali richiesti: resina, legno, alluminio, acciaio, ecc., in base al tipo di applicazione». Artigiana Modelli lavora per fonderie nazionali ed estere, e tra i nostri clienti vi sono aziende molto importanti come per esempio Nuovo Pignone per la quale realizza i modelli per le pale dei compressori e delle turbine. «Ma operiamo anche in tanti altri settori sviluppando i modelli di manufatti per il settore automotive, oleodinamico, della meccanica generale, della macchina utensile, ecc.», precisa Villecco. La voglia di una macchina “speciale” Oltre ai tre soci, l’azienda toscana conta attualmente 16 dipendenti suddivisi tra amministrazione, ufficio tecnico e reparti produttivi. Questi ultimi costituiscono il cuore pulsante dell’attività della artigiana Modelli: qui vengono presi in consegna i progetti sviluppati al CAD dall’ufficio tecnico, Alessio Falasconi: «Progettammo e costruimmo la macchina in circa 12 mesi con il fine di rispondere alle richieste della Artigiana Modelli in termini di lavorabilità dei materiali e di dimensioni». La macchina in questione, oramai entrata a far parte del catalogo R.C.R. con la denominazione GS 3000, è un sistema multitasking messo a punto per la fresatura e per la tornitura, e che permette di finire il pezzo direttamente in macchina senza ulteriori lavorazioni. Le particolarità è che si tratta di una macchina con struttura a portale gantry ad “assi invertiti”. Alessio Falasconi spiega: «Normalmente, nelle macchine gantry, l’asse X, che è quello corrispondente al movimento della traversa, è l’asse corto. In questo caso, invece, l’asse X della traversa è quello lungo elaborati secondo adeguati CAM, ed eseguiti sulle macchine utensili. Villecco: «All’interno dei nostri reparti lavorano diverse macchine e attrezzature; tra queste, 9 fresatrici a CNC di taglie e marche differenti». Le fresatrici “storiche” sono state di recente “retrofittate” e modernizzate secondo le più attuali tecnologie di rigenerazione. La più giovane, invece, messa in funzione da pochi mesi, è stata sviluppata “ad hoc” da un’azienda costruttrice di macchine utensili, la R.C.R. di Falasconi G. di Firenze. Massimo Villecco entra nel dettaglio: «All’epoca, eravamo alla ricerca di una macchina che fosse non solo in grado di lavorare l’intera gamma di materiali richiesti dai nostri clienti, ma anche di dimensioni rilevanti, al fine di consentire la produzione dei modelli più grandi».
La sfida, come anticipato, fu raccolta dalla R.C.R. di Firenze, come racconta il contitolare e progettista…”

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